Perché abbraccio Giorgia Meloni, e perché doveva evitare

Cara Giorgia Meloni,

prima di tutto vorrei abbracciarti e dirti che sono felice per te, e che mi dispiace per i commenti volgari che un sacco di gente stupida e cattiva, sul web e non solo, ha fatto sulla notizia che aspetti un bambino. Come se il politicamente corretto valesse solo per le donne di sinistra, potresti pensare E invece no, fidati: vale solo per chi la pensa come loro, che sia di destra o di sinistra.

Non ci conosciamo molto, ma mi sei sempre stata simpatica e ti ho sempre rispettato, nonostante – come immagini – buona parte delle cose che dici mi faccia inorridire. Sei una delle poche persone, nella politica di oggi, che dà l’idea di avere dietro una storia, di non essersi improvvisata. Sei, si vede, una che sa cosa vuol dire parlare a una piazza, volantinare alle sette di mattina, scarpinare, darsi un’ organizzazione. Sei una che non pretende di avere sempre la risposta in tasca e di saperla trovare da sola. So per esperienza di elettrice e cittadina romana, per quanto “immigrata”, che hai saputo tenerti intorno persone vere, piene di passione, militanti nel senso pieno della parola. Inoltre non ti prendi troppo sul serio, sei spiritosa sui social e sai stare in mezzo alla gente. È la politica che mi piace, anzi è la politica – al netto ovviamente dei contenuti.

Per tutto questo, e non solo, ti esprimo in questo momento la mia solidarietà. Tuttavia mi sento in dovere di dirti che ho letto e riletto il tuo post su facebook, quello che ha dato il via agli insulti, quello in cui dici che sei al family day e che aspetti un bambino, ma non sono riuscita a non concludere che quel post è insensato. Intendiamoci, come e quando annunciare la tua gravidanza erano e restano affari tuoi. Però che cosa significa dire che eri lì “per difendere i bambini”? Da chi li difendevi scusa? Da chi non era in piazza, come me? Io credo, proprio per quello che ho scritto sopra, che tu sappia benissimo che la stepchild adoption prevista dalla legge Cirinnà riguarda bambini che già vivono col possibile genitore adottivo o comunque lo considerano parte della loro famiglia, non bambini che verranno strappati a qualcuno con cui preferirebbero vivere. So che l’argomento è complesso – e io non ho scritto una riga contro il family day, anche se alcune cose che ho sentito dire in quella piazza me ne hanno fatto venire molta voglia. Ma sei proprio sicura che essere incinta ti dia il diritto di usare contro chi non la pensa come te un argomento che non esiste?

Un’ultima cosa. Io sono cattolica e non ero al family day. In quella piazza c’erano persone che rispetto (anche se non rispetto tutte le persone che c’erano). Credo che quelle persone siano venute al Circo Massimo per motivazioni varie, e ho cercato di distinguere e di capire, anche con un po’ di sofferenza personale su cui ora non sto a dilungarmi. Però vedi Giorgia, scusa se te lo dico: quella di avere un figlio senza essere sposata è una scelta – perché non sei il tipo di donna che resta incinta per caso – che non scandalizza certo me, ma forse in quella piazza qualcuno sì. Voglio dire, non è precisamente il modello di maternità e di paternità dei movimenti che erano in piazza, quello di fare un figlio senza sposarsi. Quindi forse ergersi a portavoce della piazza in quanto incinta non è stata una grande idea. Forse avresti dovuto rispettare di più le persone che erano al Circo Massimo, e anche quelle che non c’erano: perché se pretendi di farmi la morale, almeno dovresti essere coerente con la morale che sei andata a testimoniare. Capisco che non sei stata l’unica testimonial poco credibile di quella giornata, e in ogni caso non giustifico gli insulti che questo ti ha attirato. Però ecco, forse potevi evitare.

Detto tutto questo, auguri di cuore. Davvero.

2 Responses to Perché abbraccio Giorgia Meloni, e perché doveva evitare

  1. Mario Cavallaro

    Premetto che se fossi stato in parlamento avrei votato per una regolazione dei rapporti fra conviventi dello stesso sesso ma non avrei equiparato in alcun modo questo nuovo istituto al matrimonio né avrei votato la stepchild adoption. Premetto altresì che detesto chiunque si permette commenti volgari e virulenti sul web, che sono segno di imbecillità e pochezza umana ed argomentativa e bacchetto chiunque lo fa che mi sia a tiro di post. Ciò premesso, avevo con consueto garbo ironico e senza far riferimento alla persona (ho scritto un tweet “Il Signore benedice anche chi concepisce fuori dal matrimonio”) quanto necessario a stigmatizzare la condotta politica e pubblica di chi se ne va a solidarizzare con una manifestazione in cui emerge una visione direi più che tradizionale della famiglia ma anche della sessualità, tanto che il coordinatore ha dichiarato espressamente che il sesso si fa per la riproduzione e non per il piacere. Non credo che sia difficile, sempre per chi è cattolico, sapere che secondo l’insegnamento della chiesa il sesso prima del matrimonio – ancorchè finalizzato alla procreazione – è peccato, perchè la famiglia non è solo naturale di un uomo e una donna, ma per il cristiano deve essere benedetta attraverso il sacramento del matrimonio (è un SACRAMENTO, OH) e da li nascono i figli frutto dell’unione sacra. Ciò è tanto vero che persino le norme civilistiche fino a qualche tempo fa (non secoli, anni) differenziavano del tutto inopportunamente i figlio nati in costanza di matrimonio da quallei nati fuori. Orbene, io sono fra quelli che ha qualche perplessità sulla visione che la Chiesa ha della sessualità, non perchè sia malato di modernismo o voglia soggiacere alla “dissoluzione dei valori morali della società” (il cui contrasto è uno degli obbiettivi non condivisibili della manifestazione), ma perchè al contrario mi pare che almeno in parte la Chiesa contraddica talvolta con eccesso di rigore proprio il principio di natura che sta dietro alle unioni d’amore (anche fra persone dello stesso sesso, che non credo Dio abbia potuto dotare di una inclinazione al male) e che incidetalmente è quello che mi guida ad essere contrario ad ogni forma non naturale di filiazione ed adozione, essendo legato al vecchissimo brocardo che adoptio natura imitatur. Ci sono tanti modi legittimi per avere un rapporto d’affetto con persone non legate da vincoli di filiazione e del resto la legge può ben prevedere casi eccezionali di adozione nell’interesse esclusivo dell’adottando.
    Facendo come gli antichi cristiani, confesso pubblicamente anche e comunque che sicuramente ho peccato rispetto alle regole cattoliche, a cui pure mi sento intellettualmente e moralmente legato, ma non vado in piazza a strepitare farisaicamente contro chi viola la morale cattolica dopo averlo fatto; chiedo semplicemente perdono, anzi misericordia come ama dire papa Francesco, sia per me che per gli altri. Non posso apprezzare e credo sia legittimo civilmente criticare chi invece chiede addirittura non misericordia, ma anzi elogio per se e dannazione religiosa e civile per gli altri peccatori. Beh, non ci sto.

  2. Cara compagna, condivido la sostanza del tuo articolo, ma avrei aggiunto che, prima di rispettare i presenti in quella piazza, avrebbe dovuto portare più rispetto a se stessa e al feto che porta nel suo ventre e non ridurlo a strumento di propaganda di idee, fra l’altro, poco rispettabili.
    Con stima e affetto.

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