Italicum: se questo è un accordo

Leggo che Gianni Cuperlo dice di aver scritto lui il documento della commissione per la modifica dell’Italicum. Non mi stupisce. Credo che a Gianni la maggioranza del Pd avrebbe concesso qualsiasi cosa, purché appunto si trattasse solo di un documento informale e soprattutto purché lui lo firmasse, spaccando la minoranza e alzando la palla per la schiacciata di Renzi alla vigilia dell’ordalia di fine Leopolda (a proposito, leggo che Matteo oggi intende “togliersi qualche sassolino”: la notizia è che ne abbia ancora).

Non capisco cosa ci sia, in questo documento, di diverso dai generici impegni enunciati da Renzi nell’ultima direzione, impegni che tutti noi che ci riconosciamo nella minoranza Pd avevamo giudicato generici e insufficienti. A nome di tutti noi, che condividevamo quel giudizio, Gianni era entrato in quel gruppo di lavoro: peccato che poi abbia deciso di fare da solo, come il giorno che se n’è andato a Piazza del Popolo all’ultimo momento, dopo averci detto che restava a casa come noi.

La preoccupazione di Cuperlo di non dividere il Pd io la capisco e l’ho nel cuore. Peccato che oggi il Pd sia più diviso e incattivito che mai, e tra un paio d’ore ne avremo la conferma. Perché a questo serviva quel documento, a dividere ancora. Il resto, come sarebbe successo comunque, si vedrà dopo il 4 dicembre.

6 Responses to Italicum: se questo è un accordo

  1. Più che non dividere il PD , Cuperlo sembra non volersi dividere dai Renziani. Tanto più che il PD è già diviso. Quello di Cuperlo è stato un grande errore politico. Peccato. Ma sorge un dubbio: forse Cuperlo temendo che votando NO avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta in direzione
    (dimettersi da parlamentare) , ha preferito giocare il ruolo di pontiere, ben sapendo che non avrebbe ottenuto niente di più di quei generici impegni che non impegnano nè il PD nè Renzi , nè il Governo.

    • non credo che Cuperlo agisca per mantenere una poltrona, che peraltro nessuno gli aveva chiesto di mettere in gioco

  2. Ma davvero volete ancora una legge elettorale come porti a governucoli di coalizione fatti di inciuci e ingovernabili? d’Alema governava con Cossiga, Prodi con Mastella e Bertinotti, Forza Italia con chi l’Italia voleva dividerla e adesso Renzi con Alfano e Verdini. Ma non vi siete ancora stancati? non è meglio un governo di un partito solo, anche non maggioritario che governa 4 anni, ha la piena responsabilità di quello che fa e dopo viene confermato o cacciato a seconda dei risultati ottenuti? Cosa c’è di antidemocratico?

  3. Mi pare che la vera conseguenza che scaturisce dalla firma di Cuperlo sia la nascita di un partito PD del tutto diverso da quello originiario. Il PD nato nel 2007 si è così concluso, dando vita ad un nuovo parallelogramma di forze che esclude, de facto, l’eredità della tradizione socialista e socialdemocratica. Credo che Cuperlo sia persona troppo intelligente per non averlo capito. Ora abbiamo un PD che guarda solo al centro, con qualche concessione al mondo dei “diritti” di cittadinanza, senza alcuna sensibilità per questioni “laburiste” e di stato sociale. Nulla di scandaloso intendiamoci. Era un cammino in atto da tempo. Ciò che lascia uno sgradevole sapore in bocca è che tutto ciò sia avvenuto in maniera non esplicita, senza alcuna dichiarazione di merito, senza confronto politico e senza alcun passaggio congressuale.

  4. nonunacosaseria

    Più che altro mi pare una supercazzola brematurata la parte in cui si propone
    “la definizione di un premio di governabilità (di lista o di coalizione) che consenta ai cittadini, oltre alla scelta su chi li deve rappresentare, la chiara indicazione su chi avrà la responsabilità di garantire il governo del Paese attraverso il superamento del meccanismo di ballottaggio”.
    Noto in primo luogo che l’apertura alle coalizioni renderebbe carta straccia tre anni di narrazione renziana sulla governabilità, sul vincitore certo e sulla fine degli alibi legati agli accordi tra i partiti al governo.
    In secondo luogo o togli la soglia del 40% – e in tal caso si ritorna ai problemi di incostituzionalità dell’Italicum – oppure la mantieni e allora se non viene superata viene a cadere “la chiara indicazione su chi avrà la responsabilità di garantire il governo del Paese”.
    Trovo infine pericoloso il passaggio “chiara indicazione su chi avrà la responsabilità di garantire il governo del Paese”: ci rendiamo conto che un passaggio del genere, preso alla lettera, stravolge la forma di governo parlamentare?

  5. ..ma Gianni Cuperlo è davvero convinto che quel documento generico diventi realmente legge?…lui ha firmato una cambiale in bianco, un’atto di fiducia verso il segretario/premier Matteo Renzi con la speranza che non vinca il NO, altrimenti quel documento non conta nulla….Penso che quelle aperture concesse a Cuperlo, abbiano uno scopo ben preciso, portare a votare quella parte della sinistra interna che si oppone alla riforma costituzionale, tanto è vero che Cuperlo ha subito dichiarato che voterà SI…..

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