Di solito con le raccomandate c’è poco da illudersi, e infatti anche questa era una multa: cinquantaquattro euro e rotti. La multa per divieto di sosta è una specie di rischio calcolato per chi lavora in centro e si muove in motorino; è il parcheggio a pagamento di fatto che la città ci offre a pochi passi dall’ufficio. Siccome però io le multe di solito le pago – così poi non ci penso più e smetto di rosicare – prima di arrendermi affronto il disordine di casa mia, perché il disordine non è un problema, devi solo capirne la logica. E infatti trovo la ricevuta: la multa l’ho pagata.
A questo punto dovrei chiamare il numero verde, c’è scritto. Zeroseizeroseizerosei. Il numero è simpatico, ma hai voglia ad attendere per non perdere la priorità acquisita: dopo un po’ mi arrendo e decido vabè, vado al comando dei vigili. Continua a leggere