I personaggi che preferisco nel Vangelo sono quelli non perfetti. Possibilmente, gli imbroglioni. Per questo adoro Marta. C’è questo racconto drammatico, incredibile, della resurrezione di Lazzaro. Lazzaro è un amico di Gesù. Le sue sorelle sono Maria, quella che ha lavato i piedi di Gesù e li ha asciugati coi suoi capelli, e Marta.
C’è un precedente, e Marta se lo ricorda bene. Una sera Gesù era lì a casa, e lei preparava la cena. Maria se ne stava seduta ai piedi di Gesù ad ascoltarlo parlare. Che è una cosa che gli uomini adorano, ma poi dopo un po’ che parlano gli viene fame. Marta lo sa, e un po’ si scoccia: e dice a Gesù insomma, vedi che mia sorella non mi aiuta. Così lui le spiega che quella scelta da Maria è “la parte migliore”. E me l’immagino lei, Marta, mentre continua a spignattare e pensa: “E te credo”. Continua a leggere