Due anni fa si votò con la piazza che assediava Montecitorio. Non in senso figurato eh. C’è stato un momento in cui manifestavano contemporaneamente davanti alla camera: quelli con la mortadella contro Prodi, quelli che bruciavano la tessera del Pd contro il Pd, quelli per Ro-do-tà contro tutti gli altri. Gli occupy Pd occupavano il Pd, i giornali traboccavano di campagne anti casta contro questo o quel nome, foto coi carrelli, entità delle pensioni, esami severissimi di statura istituzionale e internazionale. Insomma, era un gran casino, anche un po’ pericoloso per la democrazia, e certamente ha falsato la percezione di quei fatti in chi dentro quei palazzi si trovava, e ha contribuito fortemente a determinare l’esito di quella vicenda.
Oggi, tutt’altro clima. Piazza Montecitorio, almeno per ora, appare assolata e tranquilla. I capi degli occupy Pd stanno a Strasburgo a fare i parlamentari. Le primarie del Fatto quotidiano, che puntavano a rilanciare Rodotà, le ha vinte Magalli. Vedremo se nelle prossime ore si alza un po’ di vento, per ora è calma piatta. Ma qualcosa, attenzione, potrebbe essere in movimento. I grillini, dopo lunga indecisione, sembrano orientati a fare le Quirinarie; solo che il Pd non gli ha dato i nomi, così loro stanno un tantino litigando su chi candidare. Sembrava facile due anni fa dire che uno vale uno: è un po’ più complicato, se decidi di fare politica. Però auguri.
Tuttavia intanto sul Corriere qualcuno finalmente si fa sentire per dire cosa pensa la gente sulla corsa al Quirinale. È a nome dei cittadini infatti, “ci ascoltino”, che la vox populi di Salvatore Settis, intervistato da Paolo Conti, avanza la sua proposta alla Casta: candidate Giuliano Amato.
Sono giorni un po’ così.
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