Ma perché la Guidi era ministro dell’Industria?

Insomma, Renzi è tutto contento perché “prima non ci si dimetteva, ora ci si dimette”. Non sempre eh, vorrei dirgli. Però capisco che son grandi soddisfazioni. Ho visto un senatore che twittava felice che non aveva mai visto dimissioni così veloci come quelle della Guidi, e a dirvi il vero è stato difficile trattenere l’applauso. Un record è un record, caspita. Io però avrei due domande, segretario.

Dunque tu dici che l’emendamento della Guidi era giusto, solo la telefonata al fidanzato era sbagliata. Oddio, si può anche fare una cosa giusta (l’emendamento) per motivi sbagliati (per favorire il tuo compagno), e in quel caso non è sbagliata solo la telefonata in cui lo avverti, mi pare. Ma in ogni caso se è così vorrei capire come mai quell’emendamento era sparito alle quattro di notte da un altro provvedimento. Per colpa dei grillini, mi dicono. Ma i grillini non hanno la maggioranza al senato, giusto? Insomma vorrei capire qual è la politica energetica del Pd, a grandi linee eh. Se no poi magari capita che due vicesegretari del Pd nominati da Renzi mi informano con un comunicato all’Agcom che non devo votare al referendum sulle trivelle proposto dagli amministratori del Pd, e io non so perché. Perché io, vedete, sarei un’elettrice del Pd. Matteo ha ragione quando dice che sbagliano a criticarlo “perché non è stato eletto”, perché i premier non si eleggono. Questo però non significa che un premier possa governare dicendo all’elettore “il programma è questo, il perché sono affari nostri e non tuoi”, e magari cambiare pure programma di volta in volta.

Seconda domanda: sempre da elettrice Pd potrei sapere per quale motivo il premier due anni fa ha deciso di inserire nel governo una ex dirigente di Confindustria, figlia di un’eminenza grigia di Confindustria, compagna di un petroliere, e di metterla proprio – attenzione – al ministero dell’Industria? Forse per la sua fama di scrivere lettere di dimissioni a velocità record? Perché la Guidi non è il capo di un partitino che senza quel ministero non votava la fiducia a Renzi. La Guidi è un ministro tecnico, scelto da Renzi, che Renzi ha voluto mettere in un certo ministero. Che poi sembra un’altra domanda ma è la stessa eh. Chi prende le decisioni in questo governo? In nome di quali interessi? Secondo quali logiche? (E qui secondo me c’è anche il senso della questione Boschi: che non si deve dimettere, ci deve spiegare. Spiegare con quale logica si scrivono i maxiemendamenti, per esempio).

(Oggi in tv ho fatto questa domanda a un deputato del Pd e lui mi ha risposto che siccome il Pd ha perso le elezioni non è che tutti i ministri possono piacerci. Ecco, no. A parte l’indecenza di questa risposta, di cui magari riparliamo un’altra volta. Ma io non ho chiesto perché ci sono ministri che non mi piacciono. Ho chisto perché Federica Guidi era ministro dell’Industria. Grazie.)

(Non sottovalutate le domande che si fanno gli elettori del Pd. Le mie va bene, ma quelle degli elettori no).

One Response to Ma perché la Guidi era ministro dell’Industria?

  1. ex elettori del pd, Geloni noi siamo EX ELETTORI del PD !!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *


*