Partito della nazione? Io preferisco cambiare il mondo

Sulla direzione di ieri gli amici del sito Intelligo News mi hanno fatto questa intervistina che vi invito a leggere, il titolo è un po’ forte ma diciamo che avevo detto che “se lo intendiamo così”, come sembra di capire, il partito della nazione che ha in mente Renzi è il contrario del centrosinistra e dell’Ulivo, secondo me.
Una senatrice ieri in direzione ha detto che il Pd è un partito aperto, ma così aperto, che “raccoglie tutto quello che c’è in giro”. Ora, a parte che detto così sembra l’Ama, a me non è che piaccia così tanto, quello che c’è in giro. Io, che ci volete fare, sono una che vuole cambiare il mondo. Per questo mi appassiona la politica. E per questo sono una persona di sinistra.
Su ieri c’è anche altro da dire, io penso che sia stata tutto sommato un’occasione persa. Un’occasione di parlarsi con verità, soprattutto. Come facciamo a fare il bipartitismo con tre poli, per esempio (grazie a una legge elettorale che sarà approvata insieme al terzo, peraltro). Cosa ci differenzia dalla destra, ammesso che. Che cos’è la Leopolda (“veniteci anche voi” no, non è una risposta). Come si fa politica senza soldi e senza dipendere da chi ce li ha e te li dà. Questo calo degli iscritti, se c’è o no. E soprattutto se ci dispiace o è una bella cosa. Come si fa a dire “la prossima volta che eleggiamo il presidente della repubblica non dovremo farci condizionare da twitter” dopo aver capeggiato la rivolta su twitter. Cosa vuol dire disciplina, cosa vuol dire lealtà. Però è stato detto che era un inizio, la riunione di ieri. Non ho capito bene come si prosegue, ora. Ma confidiamo.

A proposito, molte cose che penso e che comunque trovo interessanti sul partito della nazione le trovate qui.

2 Responses to Partito della nazione? Io preferisco cambiare il mondo

  1. Quando ieri ho sentito Renzi dire che “la prossima volta che eleggiamo il Presidente della Repubblica non dovremo farci condizionare da twitter” pensavo di avere le allucinazioni.
    Giusto una mia curiosita’. Secondo te, Chiara, Renzi sa di avere qualche responsabilita’ in quel gigantesco corto circuito mediatico? O pensa veramente di non avere responsabilita’? E se sa di avere (come immagino) qualche (grossa) responsabilita, come fa a dire quello che ha detto ieri senza un minimo accenno di mea culpa? Ci sara’ un giorno in cui Renzi ammettera’ le sue (grosse) colpe avute in quell’occasione?
    Io, nel mio piccolo, sono ancora sbalordito dal fatto che tanta gente non abbia ancora capito che prima della pugnalata alle spalle contro Prodi c’era stata un’altra pugnalata alle spalle, quella contro Marini.
    Grazie
    Andrea

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