Scusate, ma m’è preso proprio l’entusiasmo. Non so se è vero, ma gira un’agenzia che dice che Ciriaco De Mita, a ottantasei anni, fra qualche giorno potrebbe candidarsi a sindaco del suo paese un tempo famosissimo proprio in quanto tale, Nusco, provincia di Avellino. Nusco sì, l’ambiente dei suoi mille aforismi, lo sfondo dei mille aneddoti privati sulla sua vita, un’era geologica fa. Ho visto che qualcuno s’indigna ma niente: a me sembra una notizia meravigliosa, spero che lo faccia e vorrei abitare a Nusco per votarlo.
Provo a spiegare perché, sapendo che tutto tranne la vostra personale cortesia eccetera eccetera.
Cioè non è che voi veramente pensate che quella di sindaco di un paese di quattromila e duecentoottanta abitanti (fonte wikipedia) sia una poltrona vero? Non è che seriamente applicate il concetto che “bisogna lasciare finalmente il posto ai giovani” alla carica di sindaco di Nusco, no? Non avete smarrito il senso della realtà fino a questo punto, e se lo avete smarrito fermatevi un attimo a pensarci perché avete un problema.
Per cui sgombrato il campo da questa che è una solenne minchiata, ecco, l’idea che uno statista conosciuto in tutto il mondo, uno che ha fatto il presidente del consiglio e il segretario del primo partito italiano, uno che è stato l’uomo più potente d’Italia, una figura di grande innovatore, sebbene con luci e ombre, del suo partito e del suo paese, a ottantasei anni si candidi a sindaco di Nusco a me sembra un meraviglioso atto d’amore per la sua gente e di passione per la politica, quello che per De Mita è stato l’amore di tutta la vita, e uno di quegli amori a cui si è fedeli per sempre.
Nonché l’assunzione di un rischio, un gesto di umiltà. Perché potrebbe anche perdere eh: magari non lo votano: e allora pensa che figura. Chi altro glielo fa fare a De Mita se non la passionaccia di sempre, scusate?
Ecco perché, mentre penso che sia giusto che De Mita non faccia più il parlamentare europeo, ruolo per cui è bene “lasciare il posto a un giovane”, e che forse avrebbe dovuto lasciare prima, trovo bellissima l’idea che abbia ancora voglia di fare il sindaco del suo paese. E se deciderà di correre, penso che si meriti un grande in bocca al lupo.
Post scriptum: Ciriaco De Mita ha lasciato il Partito democratico nel 2008, dopo aver preso atto di essere stato escluso dalle liste per le elezioni politiche, e ha aderito da allora all’Udc. Non considero un bel gesto cambiare partito perché il tuo non ti candida e non lo giustifico, ma penso – non da oggi – che ci sia modo e modo di gestire la presenza nelle liste del proprio partito di un uomo politico che ha guidato un paese: in fondo non è che ne hai cento di De Mita da piazzare, ne hai uno solo, un posto solo da occupare. Se si fosse trovato il modo di far restare De Mita nel Pd, al limite senza candidarlo ma senza umiliarlo e senza rompere con lui, non ho dubbi che il nostro partito in questi anni sarebbe stato più ricco e più forte, risparmiandosi anche qualche sconfitta elettorale dolorosa e pagata cara. Ma soprattutto avremmo parlato a un pezzo più grande di Italia, anche fuori Nusco. Ogni riferimento ad altri fatti, decidete voi se è casuale o no.
cosa se ne fa De Mita di entrare in un partito destinato all’esplosione?
salve , bello l’articolo; se non ricordo male De Mita è stato tra i fondatori del PD quando era nella Margherita.Per quel che riguarda il PSE anche Fioroni ha ricordato come nel patto fondativo del PD l’appprodo al PSE era escluso.Complimenti per il suo blog.
Sono sicuro che lei abbia scritto questo post per “fare caciara” e aumentare i contatti.
Non posso nemmeno pensare che qualcuno possa ritenere positivo che un politico, dopo cinquant’anni di prebende pubbliche, non riesca a concepirsi, nemmeno a 86 anni, senza una poltrona sotto le chiappe. E non c’entra nulla l’impegno civile: è pieno di associazioni di volontariato e di circoli di partito in cui si potrebbe dare una mano. Gratis. E senza finire sui giornali.
Ma le ripeto: sono sicuro che lei queste cose le sa. Quindi, non mi dilungo oltre.
Non condivido la tua opinione, per quanto possa essere stato importante in un momento storico dell’Italia, per quanto possa avere una cultura politica enorme, non è più tempo per De Mita; la politica a mio avviso ha assunto velocità e traiettorie che un politico di 86 anni non può comprendere bene. Avrà anche passione politica, e lo ammiro, ma candidarlo a Sindaco di Nusco (della stessa mia provincia) è antistorico, anche la miglior macchina da scrivere non può competere neanche con un commodor 64.
Io penso che nel PD non ci tornerebbe più lui. E non perchè sia stato escluso dalle liste nel 2008. Ma per ben altro. Ogni riferimento al Partito Socialista Europeo decidi tu se è casuale o no.
può darsi, non lo so. quello che posso dire, ed è una testimonianza personale, è che non ho mai visto de mita affrontare questioni politiche con un approccio ideologico insormontabile. magari non era convinto, magari non era d’accordo, ma poi aiutava sempre nella ricerca della mediazione possibile