Tutti pazzi per Marini

(questo post è uscito su Huffington post Italia)

Ho imparato da anni la regola, e la seguo: quando non ti capiscono è sempre colpa tua. Per cui mi prendo la mia parte di responsabilità (che è molto più piccola di quanto appare, solo che io ci metto sempre la faccia). Tuttavia, siccome sono molte le cose che anch’io non capisco, siccome mi chiedo se siamo tutti impazziti, siccome credo nelle parole al punto da averne fatto il mio mestiere, provo a spiegare anch’io le mie ragioni e i miei pensieri. Se continueremo a non capirci, almeno ci avrò provato. Dopodiché, se non ci capiamo più, vorrà dire che è ora di metterci a fare altro. Naturalmente io per prima. (continua qui )

4 Responses to Tutti pazzi per Marini

  1. Massimiliano Bertolini

    Salve

    siccome voi del PD fate finta di non capire come mai Marini sia impresentabile e siccome vi ostinate ad aiutare il Berlusca le vorrei segnalare un link che spero le apra gli occhi almeno un po’.
    http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/29/Marini_cosi_Alema_facemmo_cadere_co_0_0105295076.shtml (fonte Corriere della Sera)
    A dire la verità ormai sul PD gli italiani nutrono poche speranze

    Vorrei poi rispondere a un paio di domande che lei si pone, retoricamente nel suo post.
    1- Io per esempio ancora non ci credo che abbia accettato Marini. A meno che non scommettesse sul fatto che noi fossimo così IDIOTI da andarci a mettere nei guai da soli. Favore che noi, naturalmente, gli facciamo puntualmente. È razionale tutto questo? Sì è razzionale infatti Berlusconi conta sempre sul fatto che voi siate così IDIOTI e voi non lo deludete mai.

    2- È normale che la base del Pd abbia così poca fiducia nei dirigenti del Pd da mettere in dubbio tutta una strategia senza che sia successo niente che faccia pensare che sia cambiata?
    La risposta è di nuovo sì il PD e la sua base ormai sono distanti anni luce e mentre la base ragiona e continua a lottare per migliorare il paese la dirigenza vive in un mondo tutto suo e lotta per delle poltrone

  2. ps: mi sono reso conto di aver cancellato e non riscritto un passaggio. Rodotà, secondo me, ha accettato la candidatura proprio perchè ha compreso di poter essere il giusto ponte per agganciare due sponde e far incontrare persone che vogliono incontrarsi, ma che fanno fatica a doversi smentire. E poi bersani ha accettato 1000 provocazioni, per la costruzione di questo ponte …
    pp.ss.: nessuno ne puo’ piu’ di d’alema. ho compreso che non si sarebbe vinto bene quando, prima delle elezioni, ospite dalla gruber ha detto “non sono candidato, ma se ci dovesse essere bisogno di me sono ovviamente disponibile a dare il mio contributo”. è ora che vada definitivamente a giocare con le barche a punta prosciutto. lui e altri, anzichè essere ancora li a simbolo della politica di stampo berlusconiano, farebbero bene a passare la mano e diventare dimostrazione del rinnovamento possibile nel nostro partito. A torino la sede provinciale è “occupata” dai giovani democratici, ascoltate loro …

  3. Chiara, sono un tesserato PD di cinquant’anni e alle primarie ho votato due volte bersani. ho letto il tuo post e devo dire che sono rimasto sbigottito.
    Il messaggio che ne ho tratto è quello di una segreteria completamente staccata dal suo elettorato, che si muove con logiche che neanche minimamente possono essere comprese, non dai giovani del pd (ne conosco diversi, gente molto in gamba) ma neanche da noi vecchi innamorati del partito … Non chiederti perche si sarebbe dovuto accettare rodotà in quanto proposto da grillo, chiediti perchè rodotà ha accettato quella candidatura!! a differenza dei, mi dispiace dirlo, vecchi soloni della nostra direzione, probabilmente ha capito che nessuno di noi vuole nessun tipo di accordo con berlusconi, e probabilmente il tempo ci dirà che la vittoria buttata via in questa pessima campagna elettorale sarà da considerare una vittoria per il paese, se si riesce ad agganciare il 5stelle e, insieme, realizzare un primo passo per rinnovare seriamente il nostro paese. gli 8 punti vanno bene, bersani a guidarne la realizzazione , probabilmente e purtroppo, non piu’. Mi raccomando leggiti gli oltre 600 commenti, solo pochi sono da ignorare. grazie per l’attenzione

  4. Chiara,

    la tua buona volonta’ e la tua pacatezza analitica meritano una risposta, e te la do qui perche’ su HP si e’ gia’ scatenata la giungla.
    In sintesi, chi ha fatto casino in questi giorni ha guardato alla persona invece che all’etichetta.
    Marini e’ un politico mediocre, che in decenni di carriera ha passato il tempo a tessere e far saltare alleanze e non vanta un risultato concreto che sia uno, per il Paese. Aver ricoperto cariche importanti in questo senso e’ un’aggravante, perche’ significa aver buttato via un maggiore potenziale di cambiamento. Al confronto, per dire, Prodi ci ha portato in Europa, ed e’ l’unica cosa successa in Italia negli ultimi vent’anni. L’unica.
    Dovresti anche capire che l’innamoramento per Rodota’, cosi’ come per Grillo o Renzi, e’ la reazione di chi non tollera quel che offre il convento, si butta dall’altra parte e ci trova quello che ci trova, tanto che chi vuole “Rodota’ o morte” puo’ tranquillamente votare Bonino o Zagrebelsky, ma se che l’alternativa non e’ con questi due, ma con candidati di un’epoca passata e soprattutto fallita.

    Per finire, tocchi anche un punto importante: hai ragione, la base non si fida dei propri dirigenti, perche’ li ha visti inanellare una serie inenarrabile di disastri, ripetuti con sconcertante ottusita’. E disastro dopo disastro, la reazione non e’ mai stata quella di fermarsi ad ascoltare le opinioni di chi l’aveva previsto, ma di tirare lungo sulla via tracciata dai professionisti della politica, fino a sbattere contro il muro successivo.
    Il piu’ grande di questi errori e’ considerare Berlusconi un avversario con cui si possa negoziare sui grandi temi: il punto non e’ che stia bene o no, o che i suoi elettori meritino rispetto o no, quanto che si e’ dichiarato puntualmente inaffidabile, facendo saltare il tavolo ogni volta che gli conveniva.
    Tornare a trattare con lui non e’ un atto di responsabilita’, e’ un atto di fesseria. Quanto al governo, dovrai anche riconoscere che il modo in cui Bersani ha tirato le consultazioni per le lunghe puo’ legittimamente far pensare che stesse aspettando il nuovo Presidente per fare la mossa successiva.

    Ormai la base (ma mica solo loro, anche molti amministratori locali e parlamentari) non pensa che il gruppo dirigente sia cattivo, ma che viva in un mondo diverso, e per forza di cose non ci si capisce: tu stessa, che leggi il confronto tra Marini e Rodota’ sulla base delle etichette (“uno di noi”, “politico di lungo corso”, “democristiano”…) dai l’impressione di non capire i termini fondamentali di questa fase storica.

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