Insomma nel Pd è “boom di tessere sospette”, scrive oggi Repubblica. Una notizia molto seria, niente affatto inventata, documentata da circostanze precise e inquietanti, con tanto di provvedimenti presi dal Pd nazionale per verificare la gravità dei fenomeni. Un bel pezzo, come altri su altri giornali. Un pezzo che però mi ha fatto ridere. E come mai tutto sto cinismo, direte. No, è perché mi son ricordata una cosa.
Mi sono ricordata di quando, qualche mese fa, i giornali erano pieni di pezzi sul Pd intitolati alla clamorosa notizia del “crollo del tesseramento”, all’allarme sull'”emorragia degli iscritti”, e ci si interrogava sui motivi di questi abbandoni, si descrivevano i militanti esasperati, i dirigenti allarmati. E mi ricordo, era giugno o luglio, mi ricordo che io pensavo a quello che avrei scritto quando poi a ottobre sarebbero usciti i pezzi sul boom sospetto delle tessere. E mica perché ho la palla di vetro, sapete. Semplicemente perché basta mettere in fila i fatti, se si sanno. Continua a leggere