Cari renziani da tastiera, care tigri del social network, cari draghi della community, mettetevi un attimo seduti che vi devo spiegare una cosa. Mettiamo, per dire, che Matteo vada in Libano a incontrare i nostri soldati. Mettiamo che ci vada con la mimetica, peraltro poco donante e indossata malino, senza fazzoletto al collo e abbinata coi jeans (ma questo è il giudizio gufo e rosicone di un’osservatrice prevenuta e malevola, e vi prego di non tenerne conto ai fini della comprensione di questo post). Mettiamo, può capitare, che qualcuno lo sfotta un po’ sui social. Mettiamo, per esempio, che uno, o una – io, diciamo – faccia una battutina, anche scemina e nemmeno particolarmente cattiva, niente di che, su questo fatto di Renzi in mimetica.
A questo punto voi avete di fronte alcune alternative. Potete ignorarmi dall’alto della superiore capacità comunicativa del vostro capo, naturalmente a me incomprensibile in quanto limitata, prevenuta e incapace di comunicare, ma che sarà elogiata adeguatamente domattina sull’Unità da Velardi o Rondolino. Potete sfottermi a vostra volta con un qualche argomento del tipo: vedi, anche stavolta sei costretta a parlare di lui, lui ha bucato lo schermo anche stavolta. Potete fare anche voi un tweet spiritoso, casomai vi riuscisse, magari più spiritoso del mio.
Quello che non dovete mai, mai, mai fare, amici è prendermi sul serio e rovinare la mia giornata e la vostra inondandomi di notifiche nel tentativo di spiegarmi: Continua a leggere