Tag Archives: primarie

Nota a margine sulla Cancellieri, finendo con Vasco

Ci sarebbero da dire molte cose. Sulla carcerazione preventiva e sull’uso che se ne fa. Sullo stato di detenzione in casi di evidente difficoltà fisica e psicologica. Sulla necessità di una riforma della giustizia, certo, e sul perché in questo ventennio questa è stata un tabù (sebbene non sia proprio del tutto vero che la necessità di una riforma della giustizia sia un concetto mai affermato da nessuno prima che il Messia della Leopolda lo evocasse una settimana fa: si fa presto a dirlo, e infatti l’hanno detto in tanti, mettendoci dentro anche molte idee buone e giuste come quelle di Matteo, prima che le dicesse Matteo).

Ci sarebbero da dire molte cose, ma io ne volevo dire una sulla società civile. Viviamo nel tempo della Kasta, il nemico pubblico numero uno sono le malefatte e i privilegi dei politici. Su questo assunto hanno prosperato in questi anni – in singolare sintonia – giornali manettari, partiti antipartiti, governi in loden. Annamaria Cancellieri è una figura pubblica figlia e perfetto emblema di questo clima: un prefetto donna, integerrima, servitrice dello stato, sdegnosa nel sottrarsi alle occasioni di arruolamento politico che la stima generale le ha offerto, fino alla folgorazione, maturata durante l’esperienza di governo, per Mario Monti e la sua lista alle politiche: una “Scelta civica” però, che per carità sia mai ci si mescoli con le brutture della politica e dei partiti.  Continua a leggere

Statuto Pd, proposta urgente di modifica

Dice Matteo Renzi che l’articolo 3 punto 1 dello statuto, quello che dice che il segretario del Pd è candidato premier, non si può modificare. In realtà quell’articolo era stato già modificato ma ora non ricordo bene, sicuramente Matteo Renzi non era d’accordo. Dice però anche, Matteo Renzi, che lui si guarda bene dal candidarsi a segretario del Pd per cambiare il Pd, no lui si candida a segretario del Pd per cambiare il paese. Immagino la faccia dei tedeschi a leggerlo sulla Faz, che la Germania è un posto all’antica dove i partiti hanno dei segretari che fanno i segretari del partito. Ma prendiamone atto.
A questo punto, Matteo Renzi una volta eletto segretario del Pd potrebbe:
a) nominare un reggente/coordinatore/vicesegretario che si occupi al suo posto del Pd;
b) indire le primarie per eleggere un “qualcosa del Pd” che guidi il Pd in vece del segretario;
c) convocare il congresso del Pd.
Prevedo un bel dibattito. Nel frattempo però mi pare inevitabile che proprio per adeguarsi alla linea del nuovo predestinato segretario ed evitare una contraddizione insanabile – perché qui la scelta è tra o modificare lo statuto del Pd o modificare la logica aristotelica, e per quanto sia difficile conseguire il primo obiettivo, il secondo è ostico davvero – il Pd proceda immediatamente alla modifica del punto statutario in questione. Che propongo venga riformulato così:
“Articolo 3 punto 1: Il candidato premier è segretario del Pd”.

Miracolosamente “noi”, il giorno prima

il blog allonsanfan mi ha chiesto di scrivere qualcosa su oggi

Ultimo giorno, ultime ore. Avevo anche pensato, magari: parrucchiere. Ma meglio di no, ci sono cose da scrivere, amici da sentire, la posta da guardare che non si sa mai. E poi se serve qualcosa. Tutta la mattina telefono e computer infatti. E poi, piove. Speriamo domani no. (continua qui)

Confutatio D’Alimontis. Ossia perché il professore ha ragione, ma sbaglia

(questo post è stato pubblicato sull’huffington post italia)

Il 22 novembre, su Il Sole 24 Ore, illustrato dalla prestigiosa firma di Roberto D’Alimonte, un sondaggio Cise ci spiega due cose: la prima è che Pierluigi Bersani vincerà, al primo turno o al secondo, le primarie del centrosinistra, a meno che “un qualche evento legato alle battute finali della campagna elettorale facesse propendere massicciamente a favore di Renzi” tutti coloro che non hanno deciso se votare o no. Insomma, la partita è politicamente chiusa, salvo eventi al momento non precisati e comunque non prevedibili. (continua qui )

“Tu non dovresti schierarti”. (Per fatto personale)

So di averne già parlato. So anche che manca poco e poi per fortuna sarà finita, Bersani avrà vinto le primarie e si potrà guardare avanti sperabilmente (per quanto mi riguarda) tutti insieme. Ma sono fatta così, non so resistere alle tentazioni. E non so non reagire agli insulti. Allora, un piccolo sfogo, e qualche domanda per chi ha voglia di rifletterci su: su twitter, dove lo spazio per discutere è quello che è, spesso – non sempre gentilmente – mi viene contestato non tanto quello che dico e penso sulle primarie del centrosinistra, ma il fatto stesso di dirlo. Tu non dovresti parlare così, è la sostanza al netto di qualche ingiuria da social, tu dovresti essere imparziale perché sei un dirigente politico. Oppure, mi dicono, tu non dovresti schierarti perché dirigi la televisione del PdContinua a leggere

Il centrosinistra fra palco e realtà

(questo post è stato pubblicato sull’huffington post italia)

Io penso che il messaggio più innovativo lanciato dai candidati alle primarie ieri sera dallo studio di Sky sia quello con cui si è concluso l’appello elettorale di Pierluigi Bersani (e l’intera trasmissione): “Non chiederò di piacervi, ma di essere creduto, perché vi dirò la verità”. (continua qui)

Quella volta che mi intervistò Repubblica

Cose da raccontare ai nipotini: sapete ragazzi, una volta la zia fu intervistata da Repubblica. A parte il fatto che il #carotitolista, non si sa perché, si inventò di una cravatta portafortuna di cui nessuno aveva parlato, mi dissero che non me la cavai neanche male. Ho conservato il ritaglio, sapete. Eccolo qui

 

Difendere Serra è una vergogna. (E adesso querelateci tutti)

Intellettuali e militanti progressisti e innovatori, sempre pronti a gridare allo scandalo se un leader della “vecchia” sinistra anche solo pronuncia il nome di un banchiere o un finanziere, che adesso siete qui che accusate di “moralismo” o peggio di strumentalità chi sostiene che non va bene farsi finanziare una campagna elettorale da chi fa soldi nei paradisi fiscali e non paga le tasse nel nostro paese, che fate battutine sul Monte dei Paschi o sviate il discorso moraleggiando su presunti “eccessi verbali” o benaltreggiando sulla necessità di discutere di banche e trasparenza: ma non vi vergognate neanche un po’? Ma lo sapete che in America, se vogliamo fa’ gli americani, gli speculatori sono considerati nemici della sicurezza nazionale e che nessun candidato alle primarie o alle elezioni si farebbe vedere con uno di loro? Ma ci sarò un limite al cinismo e all’assenza di spirito critico? Ma lo rifondo io il partito comunista, se non la piantate con questa faziosità infantile da ex sessantottini invecchiati male. Lo rifondo e mi ci iscrivo. E poi se volete rottamatemi. Anzi, querelatemi. Querelateci tutti.

Mi candido a non rappresentare una generazione

Quando l’ho scritto su twitter l’ho scritto per scherzo, ma poi m’è venuta voglia di prendermi sul serio. Insomma io, se mi candidassi a premier alle primarie del pd, che generazione potrei rappresentare? A parte che beato il paese in cui ci si candida a premier per fare il premier, e non per fare il rappresentante di classe o per dire che si è stufi delle giacche stropicciate dei propri vicini di banco (e forse per questo si va coerentemente a trovare Armani, penso), a parte questo dico, su cui pure ci sarebbe parecchio da scrivere. Io ho intorno a quarant’anni e voto Pd, ma non lo so mica se sono una quarantenne del Pd.  Continua a leggere