Stefano Bonaccini è il candidato del Pd alla presidenza della regione Emilia Romagna, auguri.
Bonaccini è stato votato da 34.751 persone. Aveva un solo avversario,
Roberto Balzani, che ha preso 22.285 voti. Ieri hanno dunque partecipato alle primarie del Pd circa cinquantamila persone.
Nel 2009, con due avversari, lo stesso Bonaccini era stato eletto segretario regionale alle primarie del Pd con circa 190.000 voti. Avete capito bene, centonovantamila voti li aveva presi lui, senza contare quelli degli altri due candidati.
Gli iscritti del Pd emiliano, dati storici perché dati ufficiali sul tesseramento di quest’anno non risulta che esistano, sono circa settantacinquemila.
Chissà se qualcuno prima o poi si chiederà com’è messo il Pd, magari non solo in Emilia Romagna dove di solito sta meglio che altrove. O se bisogna aspettare che un campione casuale e numericamente scarso di cittadini, invece di eleggere il candidato favorito e appoggiato dal segretario nazionale, com’è avvenuto stavolta, designi, com’è perfettamente possibile e probabile, qualche illustre rappresentante di qualcos’altro a rappresentare il Pd.
Sarebbero cose interessanti da chiedere al segretario del Pd dell’Emilia Romagna, ma guarda caso è Bonaccini e ora avrà altro da fare. O al responsabile organizzazione del Pd nazionale, ma guarda caso il plenipotenziario di Renzi, Lorenzo Guerini, ha assunto anche questa delega.
Ma va tutto molto bene, perché la gente ci vota, dicono. Seduti comodamente sul ramo che stanno segando.
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