Andrea Iannuzzi, amico e collega, mi fa riflettere con un post su facebook. La domanda (di Andrea) è:
Come interpretare la strategia di comunicazione renziana che annuncia “il ponte sullo Stretto di Messina si farà” nel giorno in cui il CdM annuncia lo stato di emergenza perché la città è senz’acqua? Dico sul serio, non può essere casuale e non può non aver messo in conto l’alto rischio pernacchia.
Ne nasce una bella discussione, in cui ci si interroga se sia davvero Renzi ad aver voluto uscire con queste dichiarazioni (che sono anticipazioni della sua intervista per il libro natalizio di Bruno Vespa) proprio oggi, se sia possibile che invece sia tutto avvenuto per caso, e in cui Tommaso Ederoclite, che conosco dai social come fervente renziano, si affanna a spiegare che “la notizia è ben diversa“, che Renzi in realtà ha detto a Vespa che “dopo, dopo, dopo, dopo e solo dopo si può pensare” di fare il ponte e che insomma il premier ha detto il contrario di quello che i titoli e i social gli stanno attribuendo, e cioè insomma che il ponte sullo Stretto non si farà praticamente mai.
Allora, io penso tre cose. Continua a leggere