(Questo post è uscito anche su Huffington post Italia)
Lo sapevo, eh, che mi facevo del male. Quando ho twittato questo: “Avrei voluto vedere la stessa indignazione e dolore di singoli e partiti per la povera orsa il giorno delle tre suore macellate in Burundi”. Apriti cielo (anche tanti commenti positivi, però). Allora, visto che oggi ci appassioniamo all’orsa, a quanto pare, provo a ridirlo usando qualche carattere in più. Primo, chiariamo che la religione non c’entra niente. Non so neanche se quelle tre povere suore sono state ammazzate per motivi religiosi o no, non è certo mi sembra e comunque non è il punto. Io sono contraria a macellare le persone più che ad ammazzare gli animali, va bene? Possiamo fare anche un altro esempio, se non vi piacciono le suore; ma no, non credo che le due cose – vite di persone e vite di animali – stiano sullo stesso piano. Povera orsa, ma il valore di una vita umana per me è più grande di quello della vita di un animale, anzi non è paragonabile. Mi capita di schiacciare una zanzara se mi dà fastidio, mentre evito di ammazzare le persone, anche se mi danno fastidio. (Continua qui)