Ricordate come si chiamava la riforma del Titolo V con cui nel 2001 il centrosinistra cambiò la Costituzione “in modo occasionale e sbagliato” (cito alla lettera l’editoriale odierno del direttore del Corriere della sera) e che la riforma Boschi smantella invertendone l’ispirazione di fondo (cioè spostando poteri dalle regioni allo stato, tanto quanto l’altra spostava poteri dallo stato alle regioni)? Si chiamava Riforma Bassanini.
E chi spicca tra i nomi di spicco della lunga lista di 184 magnifici professori (per la verità quasi nessun costituzionalista) schierati col solito low profile da Renzi a favore del Sì alla Riforma Boschi? Il numero uno, il primo, leggo sempre sul Corriere, è proprio lui: Franco Bassanini.
Che invidia. Oltre alla sinistra che ha sempre torto, ce n’è dunque anche una che ha sempre ragione. Che nessuno manda in Siberia e che non viene rottamata mai. Iscriversi a questa lista di baciati dalla sorte, oltretutto, è facilissimo: #bastaunsi, ed è fatta.