- L’ho detto ieri agli amici di Intelligonews che me l’hanno chiesto, ma forse vale la pena di ripeterlo: per approvare una legge o si cercano accordi politici con forze dell’opposizione, oppure si fa una forzatura parlamentare per imporre la volontà della maggioranza. Fare tutte e due le cose insieme non può funzionare e infatti non ha funzionato. A me pare che la questione canguro, al di là della lealtà, slealtà, ingenuità, moralità, furbizia dei protagonisti, sia tutta qui. Lo dico perché oggi qualcuno ci spiega che chi critica non capisce che in questo senato non c’è una maggioranza forte sui diritti civili: e se non c’è una maggioranza forte perché avete provato a fare la prova di forza, amici e compagni?
- Lo dico anche perché a me non è che piacciano i traditori. E però siccome molti amici e compagni, ai tempi dei 101, mi hanno spiegato sussiegosi che io sbagliavo a insistere col fatto che Bersani era stato tradito e non capivo che “il tradimento non è una categoria della politica”, adesso mi fa un po’ specie che quegli stessi amici e compagni – versione gigliata e versione turca – se la prendano coi cattivi grillini. Un partito di opposizione non è tenuto a essere leale con un partito avversario. Un partito di opposizione non è tenuto a condividere una spregiudicata tattica parlamentare nemmeno se condivide il merito di una legge (vedasi il punto 1). Certo, poi se non si è voltagabbana e traditori nella vita è meglio. Soprattutto coi propri amici e compagni di partito, magari.
- Volevo infine dirvi che – udite udite – presentare emendamenti è un’antica prassi parlamentare che non nasce in questa legislatura. Anche prima che venisse inventata la tattica del canguro, accadeva che le opposizioni presentassero emendamenti, a volte anche TANTI (anzi: in passato i regolamenti parlamentari consentivano tattiche ostruzionistiche molto più aggressive di adesso, e in Italia non è che ci fossero sempre maggioranze blindate). Ebbene non è mai successo che una riforma non venisse approvata perché l’opposizione si era messa contro, ve lo dico. Se una riforma ha i voti per essere approvata in qualche giorno si approva, anche senza furbizie e prepotenze parlamentari. Giorno più, giorno meno. Noi intanto buttiamo dalla finestra una settimana perché il canguro doveva saltare ma non ha saltato. In una settimana cinquecento emendamenti si votavano, ve lo dico.
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Sempre brava e chiara.Complimenti
Posso buttarla in vacca?
La mia idea è che a Renzi delle unioni civili gli interessi il giusto e delle stepchild adoption ancor meno, quel che gli interessa è comunicare all’opinione pubblica che lui non è come Prodi e lui il provvedimento sulle unioni civili lo porta a casa (poi quel che c’è dentro chi se ne importa).
A un certo punto, però, qualcosa è andato storto. E quel qualcosa andato storto è che molta gente comune, anche tra i semplici militanti del PD, le adozioni non le vogliono. Sai, finché gli vendi che il jobs act è di sinistra, il compito è facile, basta sputtanare un po’ i sindacati e il giochino è fatto. Ma la parola “mamma” è la prima che diciamo tutti da bambini e alla fine, volenti o nolenti, è passato il messaggio che stepchild adoption significa due gay che vanno all’orfanotrofio, dicono “guarda bello quel bimbino, lo adottiamo?” e poi uno dei due (quello che va ai gay pride travestito da drag queen) recita la parte della mamma. A quel punto, dicevo, Renzi – che è in campagna elettorale permanente – ha perso la bussola, anche perché puoi dire alla Camusso che è ferma al secolo scorso, ma non puoi dirlo ai vescovi e tantomeno a Bergoglio superstar.
E quindi niente, Renzi ha perso la bussola perché se anteponi la comunicazione alla politica prima o poi situazioni come queste avvengono.