Non ho candidati presidenti da affossare o da difendere. Ho proprio un problema di orticaria agli argomenti disonesti. Accusare qualcuno di rivendicare posti al sole in virtù della propria fede religiosa è ignobile almeno quanto evocare lo slancio evangelico di papa Francesco per contrastarlo. Non si tratta, per nessuno nel Partito democratico, di voler andare al Quirinale per fare “il presidente dei cattolici” anziché quello di tutti gli italiani. La questione è un pochino più complessa, ed è che il cattolicesimo democratico è una delle maggiori e più ricche culture costituzionali di questo paese. È per esempio quella cultura che ha insegnato ai sindaci cattolici degli anni duemila a dare per scontato che il sindaco agisce nell’interesse di tutti e della libertà di tutte le religioni che sono professate nella sua città. È una delle culture che la Carta costituzionale, di cui il presidente della repubblica è il custode, l’hanno scritta e poi nei decenni preservata. Insieme ad altri, certo. Per cui è perfettamente legittimo dire che dopo un presidente azionista e un presidente socialdemocratico, al Colle potrebbe ora salire un presidente cattolico democratico. Oppure, naturalmente, no. Che mica siamo alle crociate. Però a leggere il pensiero di certi eredi, cadono le braccia. E viene da pensare che una certa cultura politica abbia più bisogno di altre di essere preservata e difesa, indipendentemente da chi salirà al Quirinale.
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Cara Chiara, evocando tu LaPira evochi, indirettamente, la grande questione della presenza dei cattolici democratici in Toscana e a Firenze. Naturalmente, la questione è vastissima, ma v’è un suo aspetto, quello che rimanda alla sciagurata storia di ilForteto con le sue nefandezza e la sua rete di relazioni veramente stupefacente, su cui non conosco la posizione del Sindaco. Tu, che sembri molto attenta alle cose fiornentine, potresti ragguagliare in merito?
Buona serata!
non so niente di cose fiorentine invece. e a dire il vero non sono stata io a evocare la pira…
Preservare e difendere il cattolicesimo democratico? Ma anche no, grazie. Ma poi di che stiamo parlando? Davvero c’è una “questione cattolica” adesso? Possibile che si debba ogni volta cascare con tutti e due i piedi nelle trappole di Renzi?
Qui l’unica questione è se scegliere un nome gradito anche al M5S o uno gradito anche a Berlusconi. Io questa seconda opzione non la voglio nemmeno prendere in considerazione, perché un nome gradito a B. sarebbe automaticamente sgradito a me. Vorrei cortesemente sapere qual è la sua posizione al riguardo. Grazie.
Meno male che ci sei te a difendere il cattolicesimo democratico…
Il tuo editorialino su “sindaco dai calzoni ancora corti” è perfetto. Naturalmente, perfetti sono gli argomenti di merito!!!!!
Vengo tosto al tuo seguito su twitter. Buon lavoro