Italicum, il problema è diventato un altro

Mi pare che da qualche giorno a questa parte i problemi siano diventati due: uno c’era già, ed è l’Italicum. L’altro è il modo in cui sta per essere approvato l’Italicum.

Ecco, a me l’Italicum non piace. Ma se fossi una parlamentare, il modo in cui sta per essere approvato l’Italicum mi renderebbe dubbiosa sul votare a favore anche se mi piacesse l’Italicum.

Per due motivi: i precedenti che si stanno creando pur di approvare l’Italicum, e perché questo modo di approvare l’Italicum illumina retrospettivamente l’Italicum di molte nuove sfumature.

3 Responses to Italicum, il problema è diventato un altro

  1. «E le cifre parlano chiaro. I deputati del Pd sono in tutto 310. Area Popolare (Udc-Ncd) ne porta in dote altri 33. Poi ci sono i 25 di Scelta civica. Sommando anche una decina di parlamentari del gruppo misto e minutaglie varie, l’Italicum dovrebbe ottenere sulla carta circa 390 voti. Cifra dalla quale vanno però decurtati quelli della minoranza Pd. Teoricamente, un centinaio ma più realisticamente al massimo un’ottantina, che abbasserebbero l’asticella dei favorevoli a 310, pericolosamente al di sotto dei 316 necessari per strappare la maggioranza. Ma qui entrerebbe in gioco il soccorso dell’amico Denis che, con la sua pattuglia di 15 deputati, sarebbe decisivo per garantire il via libera alla nuova legge elettorale e la vittoria di Renzi».
    Da ilfattoquotidiano con il titolo: “Italicum, è caccia al voto a Montecitorio: Verdini in soccorso dell’amico Renzi”

    Gentile Chiara Geloni, non ti sei fidata di Bechis quando scriveva che il nome di Mattarella era gradito a Berlusconi fin dalle vacanze di Natale, e ora? Scriverai nuovamente di “siluri”? Staremo a vedere come andrà a finire in Aula…
    Scusami per il linguaggio diretto: penso che Berlusconi sia solo un povero vecchio che pensa a sistemare i suoi averi su questa terra, prima della dipartita. Come saprai bene il sudario è sprovvisto di tasche.
    E tra cagnolini profumati e badanti avvenenti, profumate anche loro, si trastulla allegramente nei suoi ultimi giorni: del partito, o di quel che resta, non glie ne importa nulla. In questo consiste il famoso Patto del Nazareno: a te lascio il potere e tu garantisci me e i miei famigliari, compresi cani e badanti goderecce, nelle proprietà, nei soldi, nelle mie aziende. Sistemazione dei propri affari in cambio del non ostacolare la corsa al potere di Renzi.
    Come ha felicemente intuito un finanziere che se ne intende di affari (Carlo Debenedetti): Berlusconi in questo periodo non compra, vende. E aggiungo io: non costruisce né coi mattoni, né con la politica. “Pacta servanda sunt”.

    • chiarageloni

      scusa per il linguaggio diretto: ma penso che tu non abbia capito niente di quello che ho scritto.
      quanto al simpatico Bechis: quel pomeriggio in tv da Mentana, quando dava per archiviata l’idea di Mattarella presidente, avrebbe fatto bene lui a fidarsi di me.

  2. Concordo pienamente

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